Sharismo e sussidi di Stato per la comunicazione social: perché non è questa la strada per promuovere il territorio

Sharismo e comunicazione pubblica: perché i sussidi social non bastano a promuovere il territorio. Molte amministrazioni investono in campagne social istituzionali per promuovere i territori, ma spesso mancano autenticità e coinvolgimento. Scopri perché lo Sharismo — un modello partecipativo e distribuito — rappresenta una nuova via per valorizzare davvero le comunità locali.

Jun 7, 2025 - 04:44
Jun 7, 2025 - 04:47
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Sharismo e sussidi di Stato per la comunicazione social: perché non è questa la strada per promuovere il territorio

Nell’era digitale la comunicazione ha subito una trasformazione radicale. I social media hanno dato a ogni individuo il potere di essere allo stesso tempo consumatore e creatore di contenuti. Eppure, paradossalmente, molte amministrazioni pubbliche continuano a puntare su campagne social sovvenzionate dallo Stato, con un approccio top-down per promuovere i propri territori. Queste iniziative, spesso costose e curate nella forma, risultano però spesso inefficaci nel creare un vero coinvolgimento o un impatto duraturo.

Qui entra in gioco il concetto di Sharismo, una filosofia digitale che valorizza la condivisione aperta, la collaborazione e il protagonismo delle comunità nel raccontare le proprie storie. Questo modello si contrappone all’approccio centralizzato e istituzionale che, spesso, con i suoi sussidi finisce per soffocare le voci autentiche del territorio.


I limiti delle campagne social sovvenzionate dallo Stato

Le amministrazioni pubbliche spesso destinano ingenti risorse a società esterne o agenzie per realizzare campagne di comunicazione sui social media, con l’obiettivo di attrarre turisti, investitori o migliorare l’immagine del territorio. Tuttavia, queste campagne tendono a essere:

  • Generiche: pensate per un pubblico molto vasto, finiscono per proporre messaggi stereotipati, poco distintivi e privi di personalità.
  • Top-down: comunicano verso il pubblico, senza coinvolgere realmente la comunità locale.
  • Escludenti: i veri protagonisti, cioè chi vive e lavora nel territorio — artigiani, famiglie, piccoli imprenditori — restano spesso marginalizzati o rappresentati come semplici comparse.

Il risultato è un contenuto che può garantire visibilità temporanea ma che difficilmente crea un legame profondo o un senso di orgoglio e appartenenza.


Sharismo: un modello di promozione partecipativa e collaborativa

Il Sharismo invita a superare questo modello verticale, proponendo una comunicazione orizzontale, partecipativa e distribuita. Piuttosto che investire ingenti somme in contenuti prodotti professionalmente, sarebbe più efficace e sostenibile mettere le persone che vivono il territorio al centro, trasformandole in narratori attivi.

Come?

  • Incentivando la creazione di contenuti da parte dei cittadini: mettendo a disposizione strumenti, incentivi e piattaforme dove artigiani, imprenditori, cittadini possano raccontare storie autentiche.
  • Costruendo spazi digitali collaborativi: piattaforme come iTV+ o hub locali dove la comunità possa condividere e amplificare i propri contenuti.
  • Offrendo formazione digitale gratuita: per rendere tutti in grado di comunicare efficacemente nel mondo digitale.
  • Adottando una moderazione etica e algoritmi comunitari: che valorizzino contenuti di valore e rilevanza locale, anziché dare priorità solo ai contenuti sponsorizzati.

Con Sharismo, la comunicazione diventa un processo condiviso, in cui tutti contribuiscono e traggono beneficio, non un monologo imposto dall’alto.


Un esempio concreto: da “Visita Regione X” a “Vivi la tua Regione X”

Immaginiamo di sostituire il classico slogan di una campagna pubblicitaria “Visita Regione X” con un’iniziativa partecipativa chiamata “Vivi la tua Regione X”, in cui:

  • I cittadini caricano foto, video e racconti della loro vita quotidiana, tradizioni, luoghi preferiti, esperienze personali.
  • Influencer e figure culturali locali co-creano contenuti e moderano le discussioni della comunità.
  • Le scuole e i giovani partecipano con progetti di narrazione digitale e creatività.
  • L’interazione comunitaria genera in modo organico visibilità e attrattività, dando vita a un’economia del racconto basata su fiducia e autenticità.


Verso un nuovo paradigma per la promozione territoriale

I sussidi di Stato per la comunicazione social, pur mossi da buone intenzioni, rischiano di perpetuare un modello di comunicazione centralizzato e protezionista, sempre meno efficace nell’era digitale e partecipativa. Sharismo rappresenta invece una via per democratizzare il racconto dei territori, aprendo spazio alla pluralità delle voci, alla trasparenza e al reale coinvolgimento.

Un territorio non si promuove parlando per lui, ma dandogli la possibilità di parlare da sé. Questo non si compra con i sussidi, ma si costruisce insieme, attraverso fiducia, collaborazione e responsabilità condivisa.

È tempo che le amministrazioni ripensino le loro strategie di comunicazione, adottando il Sharismo per valorizzare le comunità, arricchire le narrazioni e promuovere davvero il proprio territorio in modo efficace e duraturo.

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albertofattori Alberto Fattori is an Italian venture capitalist, digital innovator, and entrepreneur with a pioneering spirit in technology and media. With a background in Computer Science, he began his career in the 1990s as CEO of Glamm Interactive, where he played a key role in developing cutting-edge digital platforms, including the official website of the Vatican (Vatican.va) and other prestigious web projects. Over the decades, Alberto has remained at the forefront of innovation, blending creativity, business strategy, and technological foresight. Today, he is actively involved in venture capital, investing in disruptive startups across e-commerce, blockchain, phygital media, and AI-powered ecosystems. As a founding force behind Nexth iTV+, he champions the concept of Phygital iTV, a seamless integration of physical and digital experiences across sectors such as Wine & Spirits, Fashion, Travel, and Education. Through his initiatives, Alberto promotes new models of interaction, economic cooperation, and international business—guided by a strong belief in Sharism over protectionism. His vision is grounded in turning ideas into impactful realities by connecting capital, creativity, and technology across borders.